Le primarie di coalizione rappresentano lo strumento ideale
per individuare le persone che
assumeranno ruoli decisionali a livello istituzionale, sottraendosi alle logiche partitiche.
È un momento di riappropriazione dal basso della
politica, per diventare soggetti del cambiamento, per far prevalere un modo
nuovo di fare politica, finalizzato al bene comune.
Se per politica si
intende solo l’azione dei partiti, allora si può dire che oggi è malata; ma vivo e vegeto è il desiderio di
partecipare, ora più che mai, alla politica nella sua accezione più alta,
ovvero come “l’arte del governare le società”.
Le primarie sono l’occasione per questa forma di
partecipazione diretta, un momento di riscatto civile. Una competizione
corretta tra i candidati, a prescindere dalle loro appartenenze partitiche:
persone che si presentano con il proprio volto, dietro al quale ci sono storie,
passioni, idealità.
E allora quale migliore candidato di un cittadino tra i
cittadini, da sempre presente nella vita monzese, ma scevro da smanie di
protagonismo partitico?
Questo il significato della candidatura, sostenuta da tanti monzesi, di Silvano
Appiani che ben rappresenta la sintesi tra
indipendenza, trasparenza, consapevolezza e integrità morale da una parte e
pragmatismo, voglia di pensare la città nel suo insieme e di agire con
coerenza, dall’altra.
Un sindaco deve sapere “fare gruppo” e valorizzare i
propri collaboratori, pensare al bene dei cittadini, essere libero di mente e
di pensiero, avere lucidità e capacità di concretezza e lungimiranza.
Noi cittadini, che lo abbiamo voluto alla primarie della coalizione di centro-sinistra, sappiamo
che Appiani fa parte di quella società
civile che, con orgoglio, crede fortemente nelle capacità di riscatto e
di rinnovata partecipazione attiva dei
cittadini.
Bene, io e mia moglie ci saremo. :-)
RispondiEliminaconosco Silvao da moltissimi anni e lo stimo per le sue capacità imprenditoriali per il suo senso civivo: la persona giusta per Monza!
RispondiEliminaTiziano